L’ AIRBUS H160 IN ITALIA

Presentazione alla stampa del primo H160 consegnato ed operativo in Italia sin dal marzo 2024; aspetti tecnici, operativi, manutentivi.
I tempi per la progettazione, sviluppo e certificazione di un moderno aeromobile, sia esso un aereo od un elicottero, richiedono svariati anni (talvolta anche decenni) ed è quindi comprensibile come la presentazione al pubblico di una nuova macchina sia un evento che genera forti aspettative.

Così è stato per l’ultimo nato in casa Airbus Helicopters, l’H160, una macchina presentata ufficialmente nel 2015 ma già svelata al pubblico nel 2011 e che ha ottenuto la certificazione di tipo da parte dell’EASA nel 2020 (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea), alla quale hanno fatto seguito le certificazioni di altre 14 Autorità nel mondo, dalla Federal Aviation Administration degli USA al Canada, Dal Giappone al Brasile, dall’Australia alla Malesia e le Filippine, solo per citarne alcune.

L’Airbus H160 di Air Corporate presentato alla stampa il 14-giugno-2024, primo esemplare consegnato in Italia ed operativo dallo scorso marzo.

Ad oggi dell’H160 ne sono stati venduti oltre 100 unità ed è operativo in 9 Paesi con 30 macchine in servizio, una delle quali, trattandosi del primo esemplare consegnato in Italia, è stata ufficialmente esibita alla stampa italiana, specializzata e non, lo scorso 14-giugno presso la sede Airbus Helicopters Italia in Trento. La macchina è la prima delle cinque ordinate da Air Corporate, cliente di lancio per l’Italia con sede a Verona, ed è nella versione per il segmento Private & Business Aviation, conosciuto anche come ACH160 e con allestimento di cabina Line/Longue; macchina che nei primi tre mesi operativi ha già superato le 100 ore di volo.

Se forte era l’aspettativa devo dire che non è andata delusa sin dal primo sguardo, in quanto la macchina si presenta con una forte personalità, grazie ad un design ricercato e raffinato che è frutto di uno studio aerodinamico che non è fine a se stesso, bensì teso a produrre notevoli benefici sulle performance della macchina.

A sinistra Alexandre Ceccacci e a destra Gilles Armstrong nel corso della conferenza stampa

Qualità del nuovo arrivato in casa Airbus illustrate da Alexandre Ceccacci, direttore generale Airbus Helicopters Italia, e da Gilles Armstrong, capo programma H160, i quali hanno evidenziato lo spirito di innovazione di Airbus che si è concretizzato in ben 68 brevetti che possono trovare applicazione nella nuova macchina. Di questi i tre che sono più evidenti, e che forse più incidono sulle prestazioni della macchina, sono i seguenti:

  • L’inclinazione del rotore di coda Fenestron, soluzione che conferisce maggiore autorità allo stesso e che si traduce anche in un assetto piatto in volo ed un maggiore carico utile.
  • Lo stabilizzatore di coda che è dotato di due superfici aerodinamiche sovrapposte e raccordate atte a fornire maggiore stabilità.
  • Le pale del rotore principale, denominate Blue Edge, le quali, grazie alla loro conformazione a ‘scimitarra’ riducono del 50% il rumore percepito.  

Qualità sperimentate di persona grazie al volo dimostrativo al quale ho potuto prendere parte e che mi ha consentito di apprezzare il basso livello di rumorosità in cabina, tanto da non dover indossare le cuffie e poter parlare con gli altri passeggeri, così come l’assenza di vibrazioni;  una sensazione di comfort sicuramente agevolata dalla configurazione business Line/Longue e dalla tipologia di volo, ma in ogni caso assolutamente pregevole.

La spaziosa e confortevole cabina dell’H160

Indubbiamente lo spazio in cabina e l’accesso alla stessa sono generosi, così come la visibilità all’esterno grazie agli ampi finestrini. Anche esternamente il rumore percepito è basso, comparabile a quello di macchine più leggere.

Per quanto mi riguarda, a fronte delle notevoli qualità descritte ed essendo io un frequentatore assiduo di attività con elicotteri molto più impegnative, sarebbe interessante sperimentare le prestazioni e gli spazi di cabina in configurazioni più spartane, quali quelle utilizzate per l’elisoccorso e per le operazioni militari.

L’H160, avendo un peso massimo al decollo di 6050 Kg, si posiziona fra i modelli H145 e H175, nel mezzo dell’intera gamma di modelli prodotti da Airbus. Le soluzioni aerodinamiche descritte e l’installazione dei nuovi motori ‘Arrano’ , prodotti da Safran Helicopter Engines e che offrono un consumo ridotto del 15% rispetto a motori equivalenti di generazioni precedenti, consentono una velocità massima di crociera di 285 Km/h (155 Kts) ed una autonomia di 850 Km.

Il cockpit

Dal punto di vista della conduzione i piloti beneficiano dell’avionica Helionix, sviluppata in casa Airbus ed ulteriormente evoluta per l’H160, sistema che riduce il carico di lavoro dei piloti.

Il design della macchina è ottimizzato anche per la manutenzione, promettendo una riduzione di costi ed fermi, in quanto progettato per avere una accessibilità facile e rapida e con una semplicità paragonabile a quella di un elicottero leggero biposto.

Manutenzione che per i primi due livelli, e per il terzo livello dal prossimo anno, può essere fatta presso l’MRO di Airbus Helicopters Italia a Trento, unico centro di manutenzione in Italia ed uno dei tre in Europa qualificato per operare sui motori Safran.

Allo stato attuale l’H160 è già stato ordinato in diverse configurazioni, quali il Private and Business Aviation come l’esemplare volato in occasione della presentazione descritta, Oil & Gas, Emergency Medical Transport, Commercial Air Transport, Public Services, Search and Rescue, nonché selezionato dalla Gendarmerie Nationale per compiti di polizia e quale elicottero per il programma Hélicoptère Interarmées Léger che mira a sostituire cinque tipi di elicotteri in uso nelle tre forze armate francesi.

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