[:it]L’ Aeronautica Militare ha organizzato e coordinato l’esercitazione SATER 02-2019, svoltasi lo scorso 18 giugno, tra la Riviera di Levante dell’Appennino Ligure ed il basso Appennino Emiliano.
Si è trattato di un’attività addestrativa ricorrente, di anno in anno e più volte l’anno in location differenti, che prevede simulazioni di Ricerca e Soccorso (S.A.R. Search and Rescue) in collaborazione con CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) per affinare l’integrazione e l’operatività tra le diverse componenti chiamate a concorrere.
La SATER 02-19 si differenzia dalle precedenti edizioni in quanto lo scenario previsto ha visto la ricerca di escursionisti infortunati (e non, come di consueto, la ricerca di piloti dispersi in seguito ad incidente aereo), simulando inoltre il recupero di persone bloccate in zona ipogea (grotte) con intervento della squadra speleologica del CNSAS.
Per saperne di più in merito a questi eventi addestrativi ed alle operazioni di soccorso dell’Aeronautica Militare consiglio di consultare il libro “Salvando Vite” , vedere la pagina “Libri”
Il Comando Operazioni Aeree (COA) dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico (FE) ha coordinato le operazioni di ricerca, svolte sia di giorno e di notte con gli speciali visori notturni NVG (Night Vision Goggles), grazie all’installazione di una postazione di comando e controllo, denominata PBA (Posto Base Avanzato) presso il Comando Base Aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto di Sarzana (SP), che insieme alle altre articolazioni della Guardia Costiera garantisce un servizio di allarme continuativo per la ricerca e il soccorso in mare e in ambiente costiero.
Oltre all’Aeronautica Militare, che ha partecipato con un elicottero HH-139 del 15° Stormo 85° Centro CSAR di base a Pratica di Mare (RM), hanno preso parte anche assetti di volo della Guardia Costiera con 1 AW139 della Base Aerea di Sarzana (SP) e la Guardia di Finanza con 1 AB412 della Sezione Aerea di Pisa ed 1 NH500 della Sezione Aerea di Genova, quest’ultima supportata a terra da una squadra del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Il coordinamento dell’intera operazione di ricerca terrestre è invece competenza del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) della regione Liguria, che ha distaccato personale, materiale e mezzi per le ricerche a terra, 10 Unità Radiomobili per pianificazione e coordinamento, 10 Squadre composte da Tecnici, Personale Sanitario e Cinofili.
Tale esercitazione è resa possibile grazie ai seguenti accordi:
- Accordo Tecnico per la Ricerca e Soccorso tra lo Stato Maggiore Difesa ed Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico datato 15 marzo 2018;
- Convenzione tra il Ministero dell’Interno e C.N.S.A.S. del 2010;
- Dichiarazione di Principio tra il C.N.S.A.S ed il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza del 12 giugno 1996;
- Protocollo d’Intesa tra il Comando Base Aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto di Sarzana ed il Servizio Regionale C.N.S.A.S. della Liguria del 21 aprile 2015;
- Convenzione tra Azienda Sanitaria della Regione Liguria e Servizio Regionale C.N.S.A.S. Liguria del 16 giugno 2017;
- Convenzione C.R.I. e C.N.S.A.S. del 2017;
Nel dettaglio l’esercitazione ha previsto tre eventi, due diurni ed uno notturno, con la conseguente attivazione delle necessarie operazioni di ricerca e salvataggio del personale coinvolte. Sono stati simulati :
– Gruppo di escursionisti che percorre l’Alta Via dei Monti Liguri, peggioramento condimeteo con dispersi.
– Infortunio all’interno della Miniera di Gambatesa (Val Graveglia).
– Infortunio ad escursionista sul Monte di Portofino, ore serali .
Le operazioni terrestri in ambiente montano, terrestre ed ipogeo sono state coordinate a cura del Direttore Operazioni di Superficie del Soccorso Alpino e Speleologico del C.N.S.A.S. Liguria.
I limiti operativi per le Unità terrestri sono stati fissati nella eventuale impossibilità a procedere sul terreno in sicurezza o in assenza prolungata di contatto radio/telefonico con la Direzione Operazioni dell’esercitazione .[:]