[:it]Il 22-Dicembre-2019 il mercantile CDRY BLUE andò ad impattare contro la scogliera del lato sud dell’Isola di San Pietro, in Sardegna, fra Capo Sperona e Porto Sciusciau. Le immagini dello spettacolare salvataggio dell’equipaggio, condotto in condizioni meteo proibitive da elicotteri della Guardia Costiera, hanno fatto il giro del mondo.
Terminata l’emergenza si pose il problema di scongiurare un possible inquinamento a mare, nonchè provvedere al recupero della nave cargo. Il monitoraggio ambientale è stato effettuato da imbarcazioni e sommozzatori della Guardia Costiera, ed anche con l’ausilio di un ATR-42 Manta della Guardia Costiera il quale, utilizzando il proprio sistema di telerilevamento aereo ‘SLAR Side Looking Airborne Radar’ ha potuto appurare la mancanza di inquinanti in acqua.
Il sensore SLAR, insiema al sensore EOST23 e al Daedalus 1286 ATM, costituiscono il cuore del sistema ATOS, imbarcato sugli ATR della Guardia Costiera, grazie al quale è possibile effettuare una ampia gamma di attività di ricerca e, monitoraggio su terra e su acqua, telerilevamento.
Nei giorni a seguire sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza del mercantile, con affidamento dei lavori ad una società privata incaricata dall’armatore, con il trasporto a mezzo elicotteri Ecureuil di personale specializzato, così come illustrato dalle immagini del servizio, scattate nel mese di gennaio.
Il mercantile CDRY BLUE è una General Cargo Ship costruita in Cina nell’anno 2010. Lunghezza 108 metri, larghezza 18 m., peso 5600 ton, peso massimo supera le 8000 ton.[:]