In eventi catastrofici come quello della recente alluvione in Emilia Romagna il Dipartimento della Protezione Civile è l’organismo a livello Nazionale che ha la funzione e competenza per mobilitare e coordinare le risorse nazionali che possono essere utili per far fronte all’emergenza, siano esse terrestri, marittime e aeronautiche.
Per quanto riguarda la componente aerea, il nostro settore di interesse, alle operazioni di soccorso in Emilia Romagna hanno preso parte in varia misura i Servizi ed i Corpi dello Stato (Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia, Vigili del Fuoco) e le Forze Armate (Aeronautica Militare, Esercito, Marina Militare e Carabinieri); ognuno degli Enti citati ha messo a disposizione propri assetti elicotteristici che hanno operato sin dalle prima ore dell’emergenza, inizialmente attivati su richiesta dei Centri di Coordinamento e Soccorso delle province di Forlì-Cesena e Ravenna, agendo su indicazioni delle varie Prefetture.
Elicotteri SH-90 della Marina Militare e UH-90 dell’Aviazione dell’Esercito AVES ripresi nel corso della esercitazione Grifone 2023 ed operativi anche in occasione dell’alluvione in Emilia Romagna
Una flotta di elicotteri imponente la cui azione non era però coordinata; il COAU – Centro Operativo Aereo Unificato della Protezione Civile – non potendo gestire direttamente una simile task force di elicotteri in una situazione così complessa ha attivato il Desk Aeronautico del Rescue Coordination Centre RCC – appartenente al Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare, con sede a Poggio Renatico (Ferrara) – il quale ha operato dapprima dalla citate sede, quindi presso il Centro di Coordinamento Soccorso di Ravenna, ed in ultimo ha attivato un centro di coordinamento aereo regionale grazie al quale è stato possibile coordinare tutti i vari assetti in modo sicuro ed efficace.
Carabinieri e Guardia di Finanza hanno preso parte alle operazioni di soccorso per l’alluvione. Nelle foto un AW139 dei CC (a sinistra) ed un AW169 GdF ripresi nel corso della esercitazione Grifone 2023
Il Desk Aeronautico dell’RCC è l’Ente che ha la competenza per gestire un traffico aereo di questo tipo in situazione di emergenza, acquisita anche grazie alle continue esercitazioni mirate allo scopo, che si susseguono nel corso dell’anno, di anno in anno e con valenza sia nazionale che internazionale.
E’ intuibile come il gestire così tanti mezzi aerei operanti contemporaneamente in un’area di crisi sia una operazione che non si può improvvisare sul momento, tanto più nel doverlo fare con assoluto raziocinio nella concitazione del momento della massima emergenza e dell’incalzare degli eventi.
Molte le variabili da tenere in considerazione al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili e tutelarne la sicurezza: occorre valutare rapidamente quali sono le richieste di soccorso più urgenti – evidentemente quelle tese a salvare vite umane – inviare il mezzo aereo più idoneo, evitare l’intervento contemporaneo non desiderato di due assetti sullo stesso target, ecc.
Leonardo AW139 della Polizia di Stato; l’azione di soccorso è simulata nel corso della esercitazione Grifone 2023, in ogni caso anche la Polizia ha inviato i suoi assetti aerei in aiuto della popolazione romagnola.
Se anche l’osservatore più distratto non avrà potuto fare a meno di notare come in Emilia Romagna gli elicotteri siano stati uno strumento indispensabile per portare il primo soccorso, in luoghi divenuti improvvisamente inaccessibili via terra, immagino che pochi sappiano come funziona la macchina del soccorso aereo; andiamo quindi a scoprirlo partecipando al principale evento addestrativo SAR – Search and Rescue (Ricerca e Soccorso) – organizzato in Italia da Aeronautica Militare.
Veduta parziale dell’aeroporto di Frosinone, ed in particolare dell’area occupata dal PBA, Posto Base Avanzato, allestito appositamente per l’esercitazione Grifone 2023.
L’ESERCITAZIONE GRIFONE 2023.
La Grifone è pianificata e condotta dall’Aeronautica Militare avvalendosi del già citato RCC – Rescue Coordination Centre – in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ovvero CNSAS. L’esercitazione ha cadenza annuale, di volta in volta con ubicazione sempre differente a copertura dell’intero territorio nazionale in modo tale da offrire opportunità di partecipazione a personale ed Enti e Corpi presenti nella varie Regioni, ed avendo così possibilità di offrire i più svariati scenari operativi.
La patch dell’esercitazione Grifone 2023 e l’Unità Radio Mobile URM dell’Aeronautica Militare
L’edizione 2023 si è svolta nel Lazio, sull’aeroporto di Frosinone, ospitata dal 72° Stormo dell’Aeronautica Militare, che è l’unica scuola militare preposta a formare i piloti di elicottero per tutte le Forze Armate e Corpi dello Stato. Sull’aeroporto è stato allestito il PBA Posto Base Avanzato, in pratica un eliporto campale completo di tutti i servizi, struttura che, nel caso di una emergenza reale, può essere installata su qualsiasi terreno a ridosso della zona dell’evento emergenziale, ovviamente giudicato idoneo ad ospitare in sicurezza le persone ed il movimento dei numerosi mezzi aerei. Le attività di volo, in partenza dal PBA, si sono svolte in due aree designate per l’addestramento sul terreno, una sui Monti Simbruini a Nord-Est e l’altra sui Monti Lepini a Sud-Ovest.
A sinistra la zona dei Monti Simbruini vista da bordo del TH-500B della Squadriglia Collegamenti di Milano-Linate; a destra l’HH-139 dell’85° Centro SAR dell’A.M. in volo nella stessa zona.
IL POSTO BASE AVANZATO PBA.
Il PBA è il centro nevralgico dell’esercitazione, così come lo è nel caso di un evento reale.
Elaborare le informazioni e gestire le squadre di ricerca ed i mezzi aerei in modo appropriato e sicuro è lo scopo primario. Il PBA è l’espressione di una organizzazione complessa, per attivare la quale hanno operato 430 tecnici specializzati; esso è costituito da una Centrale Operativa e da una Unità Radio Mobile A.M., il COR Centro Operativo di Ricerca del CNSAS, il punto di imbarco e sbarco squadre, gli apparati di radio comunicazione satellitare, la postazione di soccorso medico.
Gli operatori dell’URM ed una schermata nella quale è possibile distinguere una vasta area di ricerca suddivisa in sette settori per altrettante zone di ricerca alle quali destinare un elicottero e squadre di ricerca.
L’emanazione più evidente della Centrale Operativa A.M. è l’Unità Radio Mobile URM ospitata in un apposito furgone, dalla quale gli operatori seguono e supportano le attività degli elicotteri sia via radio sia su mappe sulle quali sono evidenziate le zone di ricerca divise in settori ad ognuno dei quali è assegnato un elicottero ed una o più squadre di ricerca. Le comunicazioni radio sono un aspetto fondamentale delle attività, sia per lo svolgimento delle stesse sia per la sicurezza. Vi sono due frequenze nazionali dedicate per il SAR che vengono utilizzate da tutti gi Enti che devono interessare la frequenza SAR nazionale.
Due settori del PBA: il punto di attesa per l’imbarco delle squadre di soccorso, gestito a cura del CNSAS, e apparati di comunicazione satellitare dell’Aeronautica Militare.
Quando si opera con gli assetti aerei si utilizzano le due frequenze citate, mentre le comunicazioni fra squadre di terra si fanno con frequenze dedicate fra operatore di bordo ed operatore a terra, che sono equipaggiati con radio in modo tale da potersi interfacciare costantemente. Se si hanno problematiche di copertura radio sulle due frequenze SAR si fa in modo che gli Enti del traffico aereo facciano da tramite con gli operatori interessati.
La frequenza comune consente di fornire maggiore sicurezza alle operazioni volo, perché così ogni elicottero sa cosa stanno facendo gli altri elicotteri, ovviamente sulla frequenza può parlare un elicottero per volta.
Propedeutica all’attività di volo è la famigliarizzazione delle squadre di soccorso con tutti i differenti modelli di elicottero partecipanti all’esercitazione.
Presso il COR del CNSAS si ricevono le chiamate, si organizzano le squadre, si richiedono gli elicotteri; operano diverse figure e mansioni: il cartografico che analizza i punti sul territorio, postazione formazione squadre, postazione acquisizione squadre in partenza, postazione rientro squadre, postazione gestione radio e comunicazioni, postazione comando. Si provvede anche a verificare lo sbarco di ogni team in area operazioni; il CNSAS ha sviluppato un proprio sistema computerizzato per tracciare e controllare tutti i membri dei team al lavoro sull’area di ricerca. Possono essere fornite anche due o tre squadre in prontezza, ognuna con diversi operatori ed un capo squadra.
Personale del CNSAS approccia l’elicottero AS-555 Fennec dell’Armé de L’Air e de l’Espace francese; sullo sfondo il Leonardo HH-139 del 15° Stormo/85°Centro SAR dell’Aeronautica Militare
Il CNSAS gestisce qui non solo le proprie squadre ma coordina anche il personale specializzato della GdF, dell’Esercito e della stessa Aeronautica, per tutte le attività operative di terra. Alla Grifone il CNSAS ha due delegati, uno speleo ed uno alpino, il delegato coordina tutte le operazioni sotto la responsabilità del Presidente che è il direttore generale delle operazioni per il CNSAS. Alla Grifone sono stati mobilitati oltre 100 tecnici CNSAS a vario titolo, dai TE che normalmente turnano sulle basi elisoccorso 118, agli operatori di grotta, di forra, ai medici.
Posto Medico Avanzato allestito dalla Croce Rossa Italiana in ambito PBA
Altro importante elemento irrinunciabile è il Posto Medico Avanzato a guida A.M. nell’ambito del quale ha operato un contingente di 12 Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, il Corpo Militare della CRI e l’Azienda Sanitaria ARES 118 della Regione Lazio.
Affinchè il personale preposto alle operazioni di ricerca e soccorso possa operare con continuità, giorno e notte, è necessario un notevole supporto logistico che è parte integrante del PBA. Numerosi Reparti Logistici dell’Aeronautica Militare hanno concorso al funzionamento del PBA, completo di tutti i servizi, avvalendosi anche del contributo del Coordinamento Volontari Fe.P.I.Vol. della Protezione Civile Lazio che hanno curato fra l’altro la mensa da campo.
Essendo il campo base su un aeroporto militare il rifornimento di carburante ed il servizio antincendio sono disponibili in loco; diversamente, quando il campo è organizzato in un’area aperta, l’ apparato logistico dell’ A.M. provvede con propri mezzi.
Allestimento postazione antincendio, con sullo sfondo un AW139 dei Carabinieri, e infermiera della Croce Rossa Italiana che assiste ai briefing del personale di soccorso presso un elicottero TH-500B dell’A.M.
I PARTECIPANTI ALLE ATTIVITA’ DI RICERCA E SOCCORSO.
Poiché, come citato in apertura articolo, sono molti gli Enti ed i Corpi che hanno disponibilità di personale e strumenti idonei per svolgere attività di ricerca e soccorso l’esercitazione Grifone è aperta alla partecipazione di tutti gli ‘attori’ del SAR, aeronautici e terrestri; lo scopo è approfondire la reciproca conoscenza poiché ognuno di essi ha delle proprie procedure, attrezzature e mezzi aerei che differiscono in dimensioni e prestazioni.
All’esercitazione prendono parte usualmente anche assetti aerei di Francia e Spagna poiché la stessa è pianificata nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale). In qualità di osservatori hanno assistito all’esercitazione anche personale di otto nazioni partner e rappresentanti dei Centri di Coordinamento Soccorsi di Francia Spagna e Svizzera.
Alcune patches dei reparti stranieri, spagnolo e francese, partecipanti alla Grifone 2023.
L’Aeronautica Militare ha coordinato le attività aeronautiche gestendo una flotta di 11 elicotteri così composta:
–Aeronautica Militare: 1x HH-139 dell’ 85° Centro SAR di Pratica di Mare (15° Stormo)
–Aeronautica Militare: 1x TH-500B del locale 72° Stormo
–Aeronautica Militare: 1x TH-500B della Squadriglia Collegamenti di Milano Linate
–Carabinieri: 1x AW-139 del Raggruppamento Aeromobili CC di Pratica di Mare
–Esercito: 1x NH-90 dell’Aviazione dell’Esercito di Viterbo
–Guardia di Finanza: 1x AW-139 della Sezione Aerea GdF di Pratica di Mare
–Guardia di Finanza: 1x AW-169 della Sezione Aerea GdF di Pratica di Mare
–Marina Militare: 1x SH-90 del 5° Gruppo Elicotteri di Luni-Sarzana
–Polizia di Stato: 1x AW139 del 1° Reparto Volo PS di Pratica di Mare
–Armée de L’Air e de l’Espace: 1x AS-555 Fennec dell’Escadron d’Helicopteres Alpilles (Francia)
–Ejercito del Aire: 1x S-76 dell’Ala 78 (Spagna)
A sinistra l’elicottero spagnolo S-76, a destra l’elicottero francese AS-555 Fennec in atterraggio
Il CNSAS della Regione Lazio ha gestito tutte le Squadre di Soccorso terrestri che sono state fornite da:
–Soccorso Alpino Speleologico del Lazio e con la partecipazione di personale dalle regioni Abruzzo Campania Molise Umbria; 16 Squadre, 1 unità cinofila, 1 team medicalizzato.
–Esercito Italiano con due squadre SAR della Brigata Alpina Julia.
–Aeronautica Militare con 1 Squadra dei Fucilieri dell’Aria del 16°Stormo
–Guardia di Finanza con 1 Squadra ed 1 Unità Cinofila del Soccorso Alpino SAGF.
Operatori del CNSAS famigliarizzano con elicottero Leonardo AW169 appartenente alla Guardia di Finanza-Sezione Aerea di Pratica di Mare. Sullo sfondo transita un TH-500B della Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare-72° Stormo, impegnato nella quotidiana attività di formazione dei futuri piloti ala rotante.
LE GIORNATE OPERATIVE.
Le attività operative, di volo e di ricerca sul terreno, diurne e notturne, si sono sviluppate su due distinte giornate, i cui scenari emergenziali sono stati creati ad hoc dai due Enti organizzatori, creando così di fatto due esercitazioni complementari con target differenti ma con un unico scopo finale: addestrarsi a salvare vite umane.
Operazioni aeree sui Monti Simbruini dell’HH-139 A.M. / 85° CSAR di Pratica di Mare
Martedì 4-luglio è stato il CNSAS a scegliere otto target con alta valenza esercitativa per il suo personale, simulando ad esempio ricerca di persone in grotta, in forra e disperse sui monti. In questo contesto l’AM supporta le squadre di terra trasportandole sui siti dispersi su vaste aree montuose.
In modo sommario possiamo dire che operativamente il CNSAS elabora tutte le informazioni disponibili relative all’emergenza, tramite la propria sala operativa, successivamente comunica all’Aeronautica Militare le coordinate del luogo ove è necessario trasportare le squadre di ricerca; l’AM valuta le informazioni così ricevute ed assegna quelli che a sua discrezione sono i mezzi aerei più idonei disponibili in quel momento. Il CNSAS non sa a priori quale macchina avrà a disposizione, ed è corretto perché in un intervento reale avviene così.
Atterraggio su terreno ostile in zona Monti Simbruini – Leonardo HH-139 del 15° Stormo / 85° CSAR A.M.
Il mercoledì 5-luglio è stata invece l’Aeronautica Militare a generare l’emergenza simulata, con il CNSAS a suo supporto. Questa volta l’evento primario è costituito da un incidente aereo, un elicottero HH-101 dell’AM disperso in zona montuosa. Conosciuta la possibile zona dell’impatto il Centro di Coordinamento Aereo AM crea delle aree di ricerca ad ognuna delle quali assegna un elicottero che andrà in esplorazione.
Contestualmente il CNSAS mette a disposizione delle squadre di ricerca che vengono portate in zona dagli assetti aerei gestiti da AM, con tempi e modi a discrezione di quest’ultima.
Il mezzo aereo più idoneo viene scelto in base all’esigenza ed a fattori locali, vale a dire in base all’orografia del territorio, se vi sono zone atterrabili o meno, dalla quota ecc. In ambito esercitazione la scelta è fatta anche in base alle ore di volo disponibili delle singole macchine, quindi occorre molta flessibilità ed oculatezza.
In totale sono state effettuate 65 missioni, diurne e notturne, per complessive 48 ore di volo.
Recupero con verricello di soccorritore in area operazioni da parte dell’HH-139 dell’A.M.
CONSIDERAZIONI.
A proposito di quanto menzionato nell’introduzione il Direttore dell’esercitazione, Colonnello Giacomo Zanetti, facendo riferimento a quanto operato dall’RCC in occasione dell’alluvione dell’Emilia Romagna osserva che “la Grifone, seppur realizzata in uno scenario differente, perché parliamo di incidente aeronautico e di persone disperse, nella sostanza esprime le stesse modalità operative di coordinamento di numerosi assetti aerei e terrestri che vanno a lavorare nelle stesse zone; fondamentalmente gli assetti erano gli stessi, fatta eccezione per le due componenti straniere ma con la partecipazione di elicotteri della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco.
Quindi la Grifone ha una valenza elevatissima, così come l’ha avuta nel settembre dello scorso anno un’altra esercitazione, denominata Sisma nello Stretto, che prevedeva un evento calamitoso costituito da un terremoto e successivo maremoto; in quel contesto esercitativo venne provato il Centro di Coordinamento Aereo dove l’A.M. andava a coordinare tutti gli assetti elicotteristici disponibili delle varie Agenzie e Corpi dello Stato, cosa che di fatto si è poi verificata nella realtà in Emilia Romagna.
Confrontarsi e lavorare in sinergia con tutti gli operatori della Ricerca e Soccorso, condividendo esperienze e tecniche al fine di lavorare come un’unica squadra, è lo scopo di queste esercitazioni, con un fine ultimo: salvare vite umane.”
I due TH-500B dell’Aeronautica Militare, appartenenti rispettivamente alla Squadriglia Collegamenti Milano-Linate ed al 72° Stormo, utilizzati nel corso della Grifone 2023 fotografati in volo sull’aeroporto di Frosinone
Dal canto suo il Presidente del CNSAS Regione Lazio, Roberto Carminucci, esprime come “per noi CNSAS Lazio partecipare alla Grifone oltre che un onore ci consente di testare la nostra macchina operativa e capire fino a dove ci possiamo spingere; il martedì abbiamo messo a dura prova i nostri tecnici e siamo molto soddisfatti, abbiamo avuto un buon ritorno formativo ed abbiamo capito cosa migliorare, sappiamo che non siamo arrivati ma siamo in corsa! Inoltre per CNSAS un altro obiettivo di questa esercitazione è il poter operare con molti Enti dello Stato ed anche operatori stranieri. In una emergenza reale i soccorritori CNSAS sono gli stessi ma l’operatore aeronautico può essere diverso di volta in volta, ognuno dei quali ha propri protocolli operativi, quindi il primo target è quello di riuscire ad operare con tutti; questa esercitazione è importante perché permette anche di confrontarsi con macchine molto differenti fra di loro, dal piccolo TH-500 all’ AW139, piuttosto che l’NH-90 ed altre.
I due elicotteri della GdF, un AW139 in primo piano ed un AW169, ed un TH-500B dell’A.M. schierati in prontezza operativa nel settore dedicato all’esercitazione.
Particolarmente formativi anche gli eventi notturni, perché nella realtà le emergenze possono verificarsi anche di notte, oppure le attività di ricerca possono iniziare di giorno e protrarsi nel tempo oltre il crepuscolo; la Grifone ha offerto la rara opportunità per le squadre di terra di addestrarsi ad essere verricellate e/o depositate su terreno ostile anche di notte.
Nel corso degli eventi citati si va a cercare l’errore, è fondamentale mettere il sistema in crisi per capire dove può nascere l’errore, che se capita in addestramento non ha conseguenze dirette ma serve per apportare le correzioni e migliorie ed è quindi formativo e fa crescere. Fondamentale è il debriefing, anche con gli altri enti.
Ovviamente tutto è subordinato alla sicurezza delle persone che vanno a salvare, cioè si va a soccorrere e salvare se ci sono le condizioni per farlo; in esercitazione il livello di controllo della sicurezza è ancora più elevato.”
Le persone salvate nelle aree di ricerca vengono trasportate presso il PBA alle quali, una volta sbarcate, vengono prestate le prime cure mediche da parte del personale del Posto Medico Avanzato
A margine della Grifone è doveroso riportare come l’attività di volo sull’aeroporto di Frosinone sia stata decisamente intensa in quanto, oltre ai voli prodotti dalla Grifone, il locale 72° Stormo dell’Aeronautica Militare ha proseguito le sue attività di volo dedicate alla formazione e addestramento dei futuri piloti di ala rotante. Si è così assistito ad un vero e proprio carosello di elicotteri di vario tipo che ha esaltato le qualità e le prestazioni di una macchina, l’elicottero, che trova sempre più ampio impiego nel mondo aeronautico, civile e militare,e tanto più in quello del soccorso.
NOTA
Se vuoi approfondire le tue conoscenze sulle attività CON ELICOTTERI, in ambito civile e militare, i tre LIBRI attualmente disponibili, editi da Operazioni Volo, sono ciò che fa per te.
– SALVANDO VITE: le attività di soccorso dell’Aeronautica Militare
– SOCCORSO VERTICALE: l’elisoccorso civile dalle Alpi alla Sicilia
– ELICOTTERI AL LAVORO: lavoro aereo, elisoccorso, antincendio boschivo e molto altro
APPROFITTA DEGLI SCONTI – VISITA SU QUESTO SITO WEB LA PAGINA ‘LIBRI’
Per l’acquisto scrivimi a: dino.marcellino@live.it info@operazionivolo.com
GALLERIA DI IMMAGINI REALIZZATE SULL’AEROPORTO DI FROSINONE NELLE DUE GIORNATE OPERATIVE: